top of page

COSA CI SIAMO DIMENTICATI? LE CATASTROFI AMBIENTALI CHE IL CORONAVIRUS CI HA FATTO DIMENTICARE.

Il 2020 e’ stato un anno veramente difficile, in quanto ogni essere umano che vive in questo pianeta si e’ dovuto scontrare in prima persona con una pandemia che sembra ben lontana dall’essere risolta.

Ma tutta questa vicenda ci ha portato a dimenticarci di tutte quelle catastrofi avvenute durante quest’ anno, che probabilmente non ci toccano tutti da vicino, in quanto molte non sono di portata universale ma solo concentrate in determinate aree geografiche, ma che in maniera silenziosa manifesteranno le loro conseguenze su tutta la popolazione mondiale, nel lungo periodo.

Incendi, terremoti, alluvioni, eruzioni e sciami di locuste sono solo alcune delle catastrofi naturali avvenute quest’anno, a cui si uniscono i disastri ambientali causati dalle attivita’ umane.

Nella maggior parte dei casi sono stati alimentati dai cambiamenti climatici e, secondo un report dell’ONU, questi fenomeni sono raddoppiati negli ultimi 20 anni.

In questo articolo vorremo riportare alla memoria tutte le catastrofi che hanno minacciato il nostro pianeta nel corso di quest’ anno, e che inconsciamente abbiamo rimosso a causa della paura del coronavirus.


INCENDI IN AUSTRALIA


Forse si tratta di una delle peggiori catastrofi avvenuta in questi anni. Mai l’Australia ha assistito ad incendi di tale portata che hanno spezzato in due un immenso patrimonio faunistico, tipico di quel paese.

L’Australia e’ sempre stata caratterizzata da incendi ciclici, si tratta di un normale fenomeno in queste aree, in quanto le estati presentano delle temperature molto piu’ elevate delle nostre. Ma gli esperti hanno osservato che negli ultimi anni questi fenomeni si stanno intensificando e che le stagioni degli incendi iniziano molto prima e durano molto piu’ a lungo. Cio’ e’ una conseguenza del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.

Gli incendi in Australia sono iniziati alla fine del 2019, il quale e’ stato uno degli anni piu’ caldi e aridi della storia, e si sono poi prolungati anche nel 2020.

Se pensiamo che tali incendi non ci tocchino, ci sbagliamo di molto: si stimano che dall’inizio della stagione arida siano morte 34 persone per dirette cause degli incendi, 400 si sono ammalate a causa degli effetti delle polveri sottili rilasciate durante gli incendi, polveri che sono state trovate anche a 2000 km di distanza; 6mila abitazioni sono andate perdute a causa delle fiamme, e sono bruciati 19 milioni di ettari di terreno (area due volte le dimensioni del Belgio).

Gli scienziati stimano che 1 miliardo di animali che vivono nelle foreste sono morti, tra cui koala (dei quali si temeva addirittura l’estinzione), rettili e uccelli.


INONDAZIONI IN INDONESIA

Ad inizio anno l’Indonesia ha dovuto combatte contro una terribile inondazione, frutto della differente temperatura superficiale tra la parte orientale ed occidentale dell’Oceano Indiano.

Nella capitale Giacarta circa un centinaio di persone sono state travolte dalla forza delle acque.


URAGANI NELL’OCEANO ATLANTICO


Il 2020 e’ stato un anno di record per quanto riguarda gli uragani. Se ne sono registrati ben 30, che hanno causato gravi danni e numerosi morti negli Stati Uniti.


ERUZIONE NELLE FILIPPINE


Il 12 Gennaio 2020, il vulcano Taal (inattivo da 40 anni) si e’ risvegliato dando vita ad un’eruzione che ha proiettato cenere e polveri sottili a 100 km di distanza.

Da allora la regione e’ scossa da continui terremoti dovuti dall’attivita’ del vulcano (3mila i sismi registrati).


INCENDI IN CALIFORNIA


Come l’Australia anche la California ha bruciato nel 2020.

Nell’Ottobre del 2020 sono andati distrutti 3200 ettari di vegetazione.



SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI


Il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai si e’ intensificato nel 2020. Le alte temperature registrate nei mesi precedenti stanno facendo sciogliere lo strato di permafrost alla base della “Porta dell’Inferno” in Siberia. In Antartide le temperature anomale stanno dando vita ad una fioritura algale insolita.

Gli studiosi hanno previsto che lo scioglimento dei ghiacciai sara’ il 60% in piu’ nel 2100, e cio’ causera’ l’innalzamento degli oceani di 18 cm.


CATASTROFE MAURITIUS


Nell’estate del 2020 abbiamo assistito ad una catastrofe naturale dovuta direttamente a cause umane. Abbiamo gia’ parlato sul nostro blog di questa vicenda, con una serie di post a tema in cui approfondivamo le varie implicazioni che tale evento avrebbe portato alla fauna ed alla flora, nonche’ a noi essere umani.

Vi riportiamo un breve riassunto: nell’agosto 2020 una petroliera giapponese si arena sulle isole Mauritius iniziando a rilasciare in mare tonnellate di petrolio, aggravando la situazione gia’ critica quando dopo settimane lo scafo si spezza in due, accelerando la fuoriuscita di petrolio. Gli abitanti delle Mauritius si sono prodigati in primis per arginare i danni di questa catastrofe, raccogliendo il petrolio rischiando anche la propria vita, perche’ consapevoli che una catastrofe di tale portata avrebbe avuto ripercussioni negative sull’intera economia turistica di quelle terre; sulle specie animali che sarebbero andate incontro a gravi problematiche dovute all’ingestione degli idrocarburi, e sulla meravigliosa barriera corallina che fino a quel momento colorava i loro mari e che rischia di spegnersi in un bianco colore.

Di seguito il link al primo della serie di post:

6 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page