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GLI USA RIENTRANO NEGLI ACCORDI DI PARIGI: LA POLITICA BIDEN SUL CLIMA

Sono ormai passate due settimane dall'insediamento del neo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ed una delle sue prime manovre e' stata quella di ribaltare la politica di Trump sul clima. Come promesso durante la sua campagna elettorale, la lotta al cambiamento climatico e' in testa alle sue azioni, e subito l'inquilino della Casa Bianca firma un provvedimento che fa rientrare, dal 19 Febbraio, gli USA nell'accordo di Parigi sul clima. Ovviamente tale gesto e' stato accolto con grande favore da parte di tutte le maggiori forze politiche, primo fra tutti il presidente francese Macron, che ha esordito su twitter:

Oltre a tornare negli accordi di Parigi, gli Stati Uniti guidati da Biden sono rientrati a far parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), in quanto l'emergenza sanitaria da Covid-19 rappresenta una delle priorita' della sua amministrazione, proprio come la sfida al cambiamento climatico. COSA PREVEDONO GLI ACCORDI DI PARIGI? Questi accordi prevedono che tutti i membri firmatari si sforzino di contenere l'aumento della temperatura globale entro i 2 gradi dall'epoca preindustiale, cercando di restare in un target di 1.5 gradi. Cio' e' difficile, dato che la temperatura globale nel 2020 e' salita di 1.2 gradi, ma si puo' ancora puntare al traguardo dei 2 gradi, ora che una delle nazioni a maggior emissione di gas serra e' rientrata negli accordi. COSA COMPORTERA' QUESTO RITORNO? Per gli Stati Uniti, questo rientro negli accordi, comportera' una riduzione e la chiusura di numerose centrali a carbonio, responsabili della maggior parte di emissioni di CO2 nell'atmosfera, e ad un notevole investimento in fonti rinnovabili di energia. Sappiamo gia' che uno dei primi provvedimenti di Biden in questo ambito e' stato quello di fermare il progetto di realizzazione dell'oleodotto Keystone XL, opera gia' realizzata e che avrebbe dovuto trasportare 830mila barili di petrolio.

Tra i progetti sul clima del neo Presidente rientra anche la salvaguardia e la difesa della biodiversita', annullando la decisione presa da Trump di concedere alle compagnie energetiche la possibilita' di estrarre petrolio e gas nelle vaste aree protette nello Utah e nell'Arctic National Wildlife Refuge. A fine Gennaio il neo Presidente ha firmato un pacchetto di decreti, in cui Biden ha firmato una moratoria su tutte le nuove concessioni di trivelle per l'esplorazione e lo sfruttamento di idrocarburi su tutte le aree sotto responsabilita' federale degli Stati Uniti. Biden ha anche annunciato che dara' l'ordine a tutte le agenzie federali di predisporre un piano di tutela degli ecosistemi che conservi il 30% delle terre e delle acque di pertinenza degli Stati Uniti. Infine il Presidente istituira' nella Casa Bianca un ufficio preposto a questioni di giustizia ambientale. Il nuovo Presidente vuole essere ben chiaro nel far capire al mondo e agli americani che la vecchia politica di Trump sara' superata e che l'America si impegnera' a salvaguardare il Pianeta.

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