LA PLACENTA DI PLASTICA: TROVATE LE PRIME TRACCE DI MICROPLASTICHE NELLA PLACENTA UMANA.
Il 2 Dicembre eā stato pubblicato sulla rivista Environment International uno studio realizzato dallāOspedale Fatebenefratelli di Roma e dal Politecnico delle Marche che rivela una sconvolgente scoperta. Ma vediamo piuā in dettaglio come si eā svolto tale studio, e come si eā arrivati a tale osservazione. PROCEDIMENTO SPERIMENTALE Per evitare qualsiasi tipo di contaminazione plastica eā stato usato nei laboratori e nelle sale parto tutto materiale plastic free, principalmente in cotone. Tutte le donne facenti parte della ricerca ( 6 in totale con etaā compresa tra i 18 e 40 anni ) erano clinicamente sane, con una gravidanza portata a termine con parto naturale allāinterno dellāOspedale Fatebenefratelli. Sono state escluse dallāesperimento donne con patologie o abuso di sostanze che potessero inficiare i risultati dei test. Alle pazienti eā stato chiesto di compilare un questionario riguardante la loro alimentazione ed eā stato consegnato loro materiale cosmetico e dentifrici contenenti polimeri sintetici. Dopo la nascita sono stati prelevati campioni di placenta fetale, materna e dalla membrana corionamniotica ( membrana che avvolge il feto e risulta dalla fusione della membrana amniotica e del corion ) in forma rigorosamente anonima, ma etichettati e distinti. I RISULTATI

Come giaā detto da ogni placenta sono stati prelevati 3 campioni. Tali porzioni sono stati accuratamente preparati per unā analisi di microspettroscopia Raman (tecnica di analisi dei materiali basata sul fenomeno della diffusione di radiazioni monocromatiche da parte dei campioni ).
Dai risultati delle analisi sono stati rilevati 12 frammenti microplastici (numerati #1-#12) nella placenta di 4 donne:
5 frammenti sono stati trovati nelle porzioni fetali (FS);
4 nelle porzioni materne (MS);
3 nelle membrane corionamniotiche (CAM)
Le microplastiche dal #1-#4, #6, #7, e #9-#12 avevano una dimensione di ~10 µm, mentre i frammenti #5 e #8 risultavano piuā piccoli (~5 µm). Dopodicheā tutti i frammenti rilevati sono stati pigmentati ed analizzati attraverso informazioni spettrali raman e consultando i dati riportati in letteratura per definirne la natura. Dai risultati di questāultima analisi eā scaturito che la maggior parte delle microplastiche eā stata identificata come propilene, materiale con cui vengono realizzate le bottiglie di plastica; mentre lāaltra parte eā stata identificata come materiale sintetico verniciato, utilizzato per colorare non solo i prodotti di plastica, ma anche vernici e rivestimenti ( ad es. #1 idrossido di ossido di ferro giallo viene utilizzato nella colorazione di plastiche, gomme, cosmetici e creme BBcreme ). DA DOVE ARRIVANO QUESTE MICROPLASTICHE? CONSIDERAZIONI FINALI Attraverso lāanalisi di tali risultati eā possibile fare delle considerazioni per quanto riguarda la possibile via di trasporto di tali materiali e le conseguenze che possono avere sul feto. Per quanto riguarda le vie di trasporto alla placenta eā supponibile pensare che queste microplastiche viaggino attraverso il sistema sanguigno fino alla placenta, partendo principalmente o dallāapparato respiratorio o dal sistema gastrointestinale ( quindi influenzato dallāalimentazione ). Le immagini sottostanti mostrano le principali modalitaā di ingresso dei frammenti microplastici allāinterno della placenta.

Dallāanalisi dei dati si puoā intuire come differenti condizioni ambientali e caratteristiche genetiche sono importanti per lāassorbimento transplacentare delle microplastiche. Questo spiega, insieme alle abitudini alimentari e allo stile di vita, lāassenza di microplastiche in 2 delle placente analizzate. Per quanto riguarda invece le cause che tali materiali possono provocare nel feto eā bene rivedere il meccanismo immunologico di esso. Questo percheā la presenza di microplastiche allāinterno del corpo umano potrebbe turbare il biologico meccanismo di riconoscimento cellulare del self and non-self ( con il quale il corpo umano, attraverso il suo sistema immunitario, riconsce cioā che eā considerato proprio da cioā che eā estraneo ), meccanismo con il quale vengono riconosciuti i patogeni e tutto il materiale esterno allāorganismo. Un accumulo di materiale microplastico potrebbe esercitare una grande tossicitaā ed unāelevata risposta immunitaria, a discapito del meccanismo di difesa dai patogeni e alterando il metabolismo energetico. Tutti questi effetti posso portare a gravi conseguenze durante le fasi della gravidanza. In linea generale questo studio rivela quanto impatto le microplastiche hanno sugli esseri umani fin dalla nascita, e getta le basi per ulteriori approfondimenti sullo studio degli effetti dannosi che possono avere sul nostro futuro. Per chi volesse approfondire gli aspetti tecnici dello studio, ecco il link che rimanda allāarticolo pubblicato: Plasticenta: First evidence of microplastics in human placenta - ScienceDirect